martedì 10 dicembre 2013

Forconi,ciucci e vuoti di rappresentanza

Forconi, minacce a negozianti, guerriglia e presunti poliziotti che sfilano con i manifestanti.
Si è detto di tutto delle manifestazioni in giro per l'Italia e che hanno colpito soprattutto Torino.

Hanno minacciato anche una marcia su Roma. Minaccia ovviamente ritirata.



lunedì 9 dicembre 2013

Vincere

Lunedì 9 Dicembre. Mattina, interno ufficio.
Browser aperto su Repubblica.it, titolone sulla vittoria di Renzi alle primarie.


...nella testa, cominciano ad emergere i ricordi delle lezioni di storia, immagini dei film storici e dei documentari di guerra...


...forse connessioni troppo facili? ingenue? superficiali?


Poi, un ricordo più fresco, vicino. Dal mare dei dubbi emerge un faro, una guida, una certezza...

e ho sempre la certezza dell'inutilità della frase di un No Tav di qualche giorno fa: "Il PD è un obiettivo politico".
Nooooo, sono capaci da soli, a perdere.

Ok, buon inizio di settimana a tutti. E buon nuovo corso al PD.

venerdì 6 dicembre 2013

Il PD è un obiettivo politico...ma ne vale la pena?

Qualche giorno fa mi è capitato di commentare un articolo scritto da Paolo Di Vetta sull'Huffington Post.
Di Vetta,  attivista dei Blocchi Precari Metropolitani di Roma scrive che il PD è stato un obiettivo della manifestazione del 20 Novembre e ne spiega i motivi.
Nel mio commento, chiedevo che senso avesse quell'attacco e il vandalismo connesso (le fioriere divelte e lo spray sui muri e sulla targa del PD).


Mi si invitava allora a dare il mio contributo, con una mail, qualcosa insomma di più lungo e articolato, senza prestare il fianco alla criminalizzazione dei movimenti.

Ho ringraziato per l'opportunità di condividere una opinione diversa, facendo una dovuta precisazione, fin da subito e che qui ribadisco: giusto non criminalizzare i movimenti, ma bisogna cercare anche di non prestare il fianco anche a chi vuole, come minimo, accusare di connivenza con la sinistra parlamentare chi non condivide parte delle lotte e dei metodi dei movimenti “radicali”.

lunedì 2 dicembre 2013

A cosa assomiglia la nostra vita

Comunque ieri ci sono stati un po' di operai morti bruciati a Prato e qualche pendolare morto tra le lamiere di una metropolitana deragliata a New York.
Lo dico per quelli che si stanno consumando le dita coi necrologi per Paul Walker.

Lo capisco...mediamente la vita delle persone comuni assomiglia di più a quella di un ricco attore americano con una fuoriserie.

Un problema di razzismo e di lontananza? Può anche darsi, ne conosco tanti che vedono nei cinesi dei conquistatori e sanguisughe. Ne conosco tanti altri che non si preoccupano per la cassa integrazione del vicino di casa...mors tua vita mea, è il pensiero che ricorre in certe menti, come se ci fosse una certa quantità di sfiga oltre il quale non si può andare, per cui se tocca a qualcun altro non può toccare anche a me.

Gad Lerner, che cito spesso in questo blog, dice oggi

"La globalizzazione anziché estensione delle garanzie e se necessario anche dei conflitti per la tutela del lavoro, diviene al contrario stravolgimento delle conquiste di civiltà cui non vorremmo mai rinunciare. Spero che da oggi i sindacati italiani facciano di Prato un avamposto della loro azione. Nel frattempo il lutto di Prato non può che essere il lutto di tutto il mondo del lavoro italiano"
Giusto una speranza: basta andare in giro per strada, sentire cosa si dice su autobus e metro, leggeregli status delle persone sui social network, per ritrovare il nostro caro, vecchio, arci-italiano.

Siamo nel paese in cui un imprenditore multimiliardario, autodefinitosi presidente-operaio, viene ancora venerato per i suoi soldi, il suo potere e le sue donne. Essere come lui, passando se necessario sopra tutto e sopra tutti.

È lo stesso paese in cui in una piazza (per quanto semivuota) un ex comico, ora imprenditore, si permette di tirare in ballo la sobrietà di Pertini, come esempio per i politici di oggi...e nessuno gli chiede come si faccia ad essere contemporaneamente sobri e possedere una Ferrari.
(ma anche parlare di taglio dei consumi individuali e consumare energia elettrica per 7 famiglie o contemporaneamente essere contro i condoni tombali e usufruirne)

Grillo, che dichiara senza pudore di essere un populista e che bisogna parlare alla pancia della gente, ci fa capire subito cosa pensa l'italiano medio. Citando la "rivolta" dei paesi sud americani contro il FMI e il fatto che i nostri media non ne parlino:
"Poi il leader del M5S si è scagliato con i media: “Titolano treno deraglia nel Bronx, questi giornali vanno chiusi per sempre”."
Insomma, parlare di morti per un treno deragliato non va bene...troppo vicino alla nostra povera realtà di pendolari di ogni giorno, meglio far sognare l'elettore con proclami su rivoluzioni inesistenti!

Caro Lerner, ho il sospetto che la tua sia solo una speranza!

PS: Ah, quasi dimenticavo...siamo nel paese in cui noti esponenti della cultura sanno indicarci le cose "sensate"...





venerdì 29 novembre 2013

La musica torna a suonare bene

"Ricorre proprio quest'anno il ventennale di questa band storica..." grida, esaltato, il conduttore dalla radio.
Vorrei ringraziarlo personalmente: la sua voce mi ha svegliato, appena in tempo per godermi il clacson dell'automobile dietro la mia.
Vado. Nel frattempo Little by little degli Oasis riempie l'automobile.

giovedì 7 novembre 2013

Rimorsi storici

In una intervista rilasciata il 5 Novembre,a 'Il Fatto Quotidiano', Moni Ovadia ha comunicato il suo addio alla Comunità Ebraica di Milano.

"Io non voglio più stare in un posto che si chiama comunità ebraica ma è l’ufficio propaganda di un governo. Sono contro quelli che vogliono israelianizzare l’ebraismo."

Prosegue Moni Ovadia, ricordando il "non interventismo" della comunità sulle uscite dell'ex Premier Berlusconi e alla vicinanza tra esponenti della comunità e fascisti:

"Ho deciso di lasciare, come ha fatto Gad Lerner a causa della mancata presa di posizione dei vertici milanesi dopo l’uscita di Berlusconi al binario 21, nel Giorno della Memoria...La vignetta su Fiamma Nirenstein prendeva in giro la disinvoltura con cui una donna, appassionatissima della causa israeliana, può sedere in Parlamento accanto a uno come Ciarrapico, che non ha mai smesso di dirsi fascista."


""I miei figli dicono di sentirsi come le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso". Così Silvio Berlusconi risponde a Bruno Vespa, in un passaggio del suo libro, alla domanda se sia vero che i figli gli hanno chiesto di vendere e di andare via."