mercoledì 13 marzo 2013

Figli delle (5) stelle

Ok, il titolo non è eccezionale, dategli voi un titolo nuovo e leggetelo di conseguenza; potrebbe essere "i miei 5 cents sui 5 stelle", "Polveri (sottili) di 5 stelle" e via coglionando, ma non riuscirebbe comunque a centrare quanto voglio esprimere.
Avvertenza ai naviganti e ai lettori: il post è un po' grezzo, immaturo...insomma, spingeva per uscire e non ho potuto trattenerlo, per cui va preso così com'è. Altri futuri post e riedizioni di questo lo perfezioneranno sicuramente, ormai mi conoscete!

Posso dire che Grillo&Casaleggio non mi sono simpatici.

Bene, mi ritrovo già in bella compagnia.

La demagogia, i vaffa-day che servono a portarsi dietro le folle deresponsabilizzandole eccetera eccetera...insomma, ce ne sono di motivi non solo per non essere d'accordo coi loro modi, ma anche per avere paura delle loro idee e...ed eccomi qua, mi ritrovo imprigionato anche io nel frame dei "noi" e dei "loro", del "noi contro la casta", delle brave persone contro i ladri.

Personalmente ho sempre pensato che dobbiamo farci sempre un bell'esamino di coscienza prima di addossare agli altri le colpe di qualunque cosa: ne parlavo oggi al lavoro con una collega convinta che l'eccesso di sacrifici richiesti sul lavoro negli ultimi mesi (anni?) sia dovuto a quella fetta di colleghi che non lavora. Ok, può essere un motivo, così come lo è la scarsa capacità di gestione di chi sta sopra di noi...<<ma noi>> ho chiesto ad un certo punto <<cosa stiamo facendo? Ci stiamo guardando intorno? Stiamo creando il nostro piano B?>>.

Ecco allora che ho raccolto un po' di impressioni sui fatti che hanno preceduto e seguito le ultime elezioni. Ho seguito molto lo "sbattimento" dei Wu Ming sul loro blog Giap e ho letto l'interessantissimo libro di Giuliano Santoro, "Un Grillo qualunque".
Ringrazio prima di tutto Pino, un amico di faccialibro che ha lasciato alcuni commenti sul mio profilo dopo che ho pubblicato il link all'ultimo post su Giap, questo http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=12208 .

Pino mi ha detto di quanto sia estremamente felice perchè i Wu Ming sono scesi in campo e sono usciti pubblicamente come non avevano mai fatto. In effetti, l'intervista fatta con Gad Lerner, seppur senza farsi riprendere, come da tradizione, ha fatto scalpore nella "comunità di giapster" che li segue e anche fuori. E l'intervista su Repubblica, in cui la scelta è stata non tanto nel dare l'intervista quanto nello scegliere "quel giornale", è altrettanto indicativa dello stato di insofferenza dei Wu Ming verso la situazione attuale.

Anche io sono felice di questo loro "sbattimento", perchè si tratta di un lavoro continuo, non di 2-3 post sparati ogni tanto.

Anche se non mi viene da definire il loro come uno "scendere in campo",
mi trovo abbondantemente d'accordo con buona parte di quello che hanno detto, ma ho un grosso punto interrogativo: 

quale è la loro proposta? 

Voglio dire: quanto fatto finora da loro, così come da Giuliano Santoro e tanti altri, non è solo meritorio ma serve a farsi una coscienza critica, a farsi gli anticorpi! Ma poi? Cosa possiamo fare? Creare un nuovo partito mi sembra inutile e soprattutto dannoso, ma allora...possiamo cambiare qualcosa di già esistente?
 
Io personalmente ero già deluso dalle uscite "moderate" dei PDS-DS e il PD fintamente catto-comunista mi ha fatto schifo. Figuratevi quando qualche grillino, nel sentire le mie posizioni e idee, mi ha detto "tu sei del piddì"!

E figuriamoci quando mi sono ritrovato a discutere di "notizia uscita su Repubblica vs servizio fatto su Striscia la Notizia"...ho visto una delle mie due palle prendere il primo Freccia Rossa direzione nord, l'altra era già in orbita su uno shuttle e si sentiva fortunata, ma comunque non del tutto sicura, di stare così lontano dal paese!


Ho quindi pensato: se in tanti si stanno impegnando e spremendo le meningi per far uscire l'Italia dall'Euro, magari facendone un cavallo di battaglia elettorale e celandolo dietro un referendum popolare
per tenersi buoni i più moderati, potremmo far uscire qualcosa/qualcuno di buono da quell'accozzaglia di politici piddini.

Insomma, mi chiedo: se per i Wu Ming dovremmo tifare rivolta nel M5S, (anche) perchè li dentro c'è tanta gente buona&volenterosa, non dovremmo tifarla anche nel PD?


Io non voglio trovarmi a pensare come il primo che ha commentato il post
(Pabbloz): "Ormai è tristemente fuori di dubbio che l’unica organizzata opposizione alla destra in Italia sono (siamo) i cento sfigati che si raccolgono intorno a questo blog. Davvero io cerco, cerco e spero ma non trovo altro" e non voglio farlo sia perchè non sono d'accordo che noi si sia l'opposizione "unica" e nemmeno sul fatto che si sia "organizzati".

E nemmeno che si sia solo 100 sfigati :-)

PS-1: prime risposte al mio commento, molto positive a mio parere.

Pabbloz (http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=12208&cpage=1#comment-19583) pensa anche lui che bisognerebbe tifare rivolta nel PD prima ancora che nel M5S.
Cernunnos (http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=12208&cpage=1#comment-19751) si rammarica che il mio post sia stato poco commentato ed è concorde sulla domanda
"che fare?" tipica della sinistra.

PS-2: andate a leggere il significato di "escrache" utilizzato
dai Wu Ming nel post. Termine che non conoscevo e che ora mi tengo ben stretto, mi ha fatto venire in mente una scena raccontata da Luttazzi in cui, prima di un suo spettacolo a Padova, gli "amici di Grillo" avevano messo delle foto con le immagini di alcuni politici condannati con la scritta "Wanted". Luttazzi li fece togliere:

Li ho fatti togliere spiegandone la demagogia: gli amici di Grillo duri e puri contro i nemici cattivi. Quando arriva Django?
Lenny Bruce sosteneva, a ragione,che chi fa satira non è migliore dei suoi bersagli. Se parli alla pancia, certo riempi le piazze, ma non è "democrazia dal basso": è flash-mobbing.

PS-3: Fa molto pensare anche il commento di Andrea_da_Malmoe:
"In Svezia, o almeno tra i miei colleghi, é passato soprattutto il messaggio che Grillo sia un comico. Quando mi son trovato a spiegare la sua “piattaforma politica” mi hanno spiegato che é molto simile, web a parte, a quella che fu di Nuova Democrazia (Ny Demokrati), un partito populista e xenofobo di inizio anni 90, antesignano dei Democratici Svedesi, che guarda caso, era stato fondato da un duo: un ricco industriale, Ian Wachtmeister, e un manager di un´etichetta discgrafica pop, Bert Karlsson"

1 commento:

  1. Vale il pensiero più che il titolo.
    Che dire, riflessioni condivisibili.
    Solo, mi chiedo, tifare rivolta o fare rivolta? Essere passivi, al massimo resistenti, o attivi?
    Ancora resto ideologicamente legata all'idea (ops: gioco di parole) che le cose si cambiano principalmente da dentro, al massimo guardando con attenzione ciò che di buono e nuovo c'è fuori per portarlo dentro.
    Così come, essere consapevole, credere, di essere unici è importante anche per essere riconosciuti come tali dagli altri ma anche per non indulgere nel pericolosa tentazione di scaricare i barili... Chiedi alla tua collega dove era mentre gli altri non lavoravano, cosa ha fatto per cambiare lo status quo?
    Anche l'idea del piano "B" mi sembra in parte rinunciataria.
    E diamoci da fare per cambiare quello che ci piace e non funziona!
    Francamente mi sono stancata di chi aspetta che gli altri cambino le cose ma resta a guardare.
    Io non apprezzo il M5S, Grillo e la sua dittatura profondamente maschilista.
    Però sono contenta che ora sia "dentro le istituzioni", adesso comincia la vera lotta.
    Non hanno più la connotazione rivoluzionaria e destrutturante di un movimento extraparlamentare, ora so c...i loro!
    Passiamo dai Vdays ai problemi concreti: hanno la loro occasione.

    p.s.: Il M5S cerca personale altamente qualificato per capirci qualche cosa di come funzione il sistema, magari interessa a qualcuno
    http://www.robadadonne.it/15691/lavorare-con-il-m5s-ecco-come-candidarsi/#_=

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