martedì 17 settembre 2013

Se guardi il cielo e non trovi la Concordia, leggi qui.

Nel caso fosse stati troppo distratti dal raddrizzamento della Concordia (dite la verità, stavate già con gli occhi al cielo, che tra un po' sembrava dovesse volare) vi riassumo le ultime news:

Bergoglio: oggi il Papa non ha chiamato nessuno!

(foto: giornalettismo.it)



Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alla segreteria del PD (nonché alla Presidenza del Consiglio), dice "se si vota asfaltiamo il PdL". Ci metto un po' a capire che non si tratta di un dirigente della Società Autostrade e che PdL non sta per Passo di L-qualcosa. Mentre gli avversari interni lo accusano di voler solamente asfaltare Letta, io pensavo avesse toccato il fondo, almeno per oggi...nulla di più sbagliato! Renzi presenta l'autobiografia dello stilista Roberto Cavalli, sostenendo che "i politici italiani continuano a dimenticarsi della moda, quando invece è una voce fondamentale della nostra economia. Ecco perché sono venuto oggi" e ancora "no ai politici snob".
Troppo facile il sillogismo tra i giaguari di Bersani e i tessuti leopardati di Cavalli.


Maria Rita Lorenzetti, ex governatrice (Pd) della Regione Umbria e attuale presidente di Italferr, è accusata di corruzione per Tav in Toscana e per questo è ai domiciliari. "A suo carico - secondo le prime informazioni - verrebbero ipotizzati i reati di corruzione e associazione per delinquere. La presidente di Italferr, in particolare, è accusata di essersi adoperata perché venissero pagate due società impegnate nei lavori della Tav a Firenze, per le quali i versamenti erano in ritardo. In cambio la Lorenzetti avrebbe ricevuto presunti favori professionali per il marito". In un suo post, Gad Lerner invita Cuperlo,altro candidato alla segreteria del PD, a dimostrare di poter superare Bersani che "mostrò i limiti della sua leadership allorquando non seppe approfondire alcun discorso di verità sulla vicenda di Filippo Penati...Lo faccia, Cuperlo, o altrimenti non si lamenti della cavalcata trionfale di Renzi che certo non ha vincoli simili di area di provenienza e, quanto al futuro, rivendica spavaldo di volta in volta i suoi flirt dimostrativi con Marchionne, Briatore o Cavalli".

Giuliano Amato è stato nominato giudice della Corte Costituzionale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lega Nord e M5S ricordano i trascorsi craxiani e gli stipendi (e pensioni) d'oro del più volte ministro ed ex Presidente del Consiglio. Dopo aver ascoltato le registrazioni della telefonata con cui Amato consiglia alla vedova Barsacchia "a non fare nomi", Peter Gomez, in un post su MicroMega, invita Amato alle dimission:
"Giuliano Amato ha un’unica strada per evitare di trascinare in un colpo solo nel fango la presidenza della Repubblica e la Corte costituzionale: rinunciare al suo incarico di giudice della Consulta.

Qualunque persona di buon senso e in buona fede dopo aver ascoltato il nastro del suo colloquio telefonico con la vedova del senatore socialista, Paolo Barsacchi, scovato dal nostro valente collega Emiliano Liuzzi, non può arrivare a conclusioni diverse. Invitare una testimone in un processo per tangenti a non fare nomi per tenere fuori da uno scandalo i vertici del proprio partito è un comportamento incompatibile con la funzione di giudice costituzionale.
".

M5S raccoglie i frutti della sceneggiata sul tetto della Camera. Se qualcuno non se lo fosse chiesto, se lo chiedesse ora:
1) ho votato qualcuno che ha detto di voler fare cose IN Parlamento o SUL Parlamento?
2) parlano tanto di costi della politica, ma quanto ci costerà questa pagliacciata tra straordinari dei pompieri e addetti parlamentari?
Diciamolo: è stato un bel modo per nascondere le magagne dei giorni precedenti: tra i nuovi dissidenti (ben 12) si distingue Orellana, che chiede di far scegliere la rete sull'accordo col PD. Morra, capogruppo alla Camera, dice "Con questa gente non si dialoga semplicemente perché sono sordi”.
Insomma, il feticcio della rete va bene solo quando gli fa comodo!

Casaleggio merita un discorso a parte. Approfittando della memoria a lungo termine degli italiani, paragonabile a quella di una ameba sottosviluppata (con tutto il rispetto per le amebe), Casaleggio prepara l'offensiva autunnale! La pagliacciata sul tetto della Camera ha permesso (in ordine cronologico) di parlare il meno possibile della partecipazione di Casaleggio al meeting di Cernobbio (qualcuno si è chiesto se è in cerca di sponsor) e dal suo discorso degno di un romanzo di horwell

«Internet ha delle proprietà fisse che possono influenzare diversi aspetti della nostra società, in questo caso la politica». Che esista un’entità chiamata «Internet» e che abbia delle «proprietà fisse» è esattamente l’oggetto della articolata critica di Evgeny Morozov nel suo ultimo volume, ‘To Save Everything, Click Here”

Ricorda di citare la fonte: http://www.valigiablu.it/fact-checking-del-discorso-di-casaleggio-a-cernobbio/
Licenza cc-by-nc-nd valigiablu.it
"«Internet ha delle proprietà fisse che possono influenzare diversi aspetti della nostra società, in questo caso la politica». Che esista un’entità chiamata «Internet» e che abbia delle «proprietà fisse» è esattamente l’oggetto della articolata critica di Evgeny Morozov"
e soprattutto della nuova strategia del M5S: la partecipazione alle trasmissioni televisive dei deputati grillini e di Casaleggio!
Ma come, la tv non era il male?

Nel frattempo, scopriamo che Messora, responsabile della comunicazione del M5S al Senato, guadagna 6098 euro al mese più i rimborsi spese per 14 mensilità
"se un Movimento che mette come principio cardine la riduzione degli stipendi e per mesi ci hanno tormentato con i loro assegni giganti restituiti ai cittadini (anche qua ci sarebbe da fare una riflessione perché quei soldi non finiscono tutti nuovamente nelle tasche dei cittadini), trovo alquanto di cattivo gusto e fuori dalla loro logica politica che un responsabile comunicazione (non eletto ma nominato) che nei fatti non è nemmeno un portavoce si porti a casa 14 mensilità di oltre 6000 euro al mese, rimborsi spese compresi."

Felice Casson: Avete presente quei film che parlano di una famiglia di disgraziati, lestofanti, ladri, assassini, in cui si distingue un personaggio notevole dal punto di vista dell'onestà e del senso della giustizia? Ecco, sotituite "famiglia" con PD e "personaggio notevole" con Felice Casson...e vi chiederete se l'ex giudice di Venezia è stato adottato!
Perché Casson chiede ad Amato di "valutare se mantenere l'incarico" appena ricevuto, dichiara apertamente che "Berlusconi è indegno", smentisce il collega Speranza alla Camera su una presunta linea di partito sul voto sulla decadenza di Berlusconi, chiede al PD di non salvarlo, parlando moooolto chiaro:
"In Giunta sarà decisa la decadenza. Ma poi si andrà in Aula, dove il voto è segreto. Spero che non si ripeta il film dei 101 che impallinarono Prodi: sarebbe ancora più grave"
riceve le lodi di Corradino Mineo e le critiche di Brunetta che dice: "Casson delira".

12 Ottobre: ci sarà una manifestazione. A Roma. Forse i Fori Imperiali, solo quel giorno, saranno veramente pedonalizzati.
Dopo l'8 settembre, quando si è svolta "l’assemblea “aperta” convocata insieme al presidente di Libertà e Giustizia, Gustavo Zagrebelsky, al leader della Fiom, Maurizio Landini, alla costituzionalista Lorenza Carlassare e al fondatore di Libera, don Luigi Ciotti...se il Professore [Rodotà] sa bene come non dovrà concludersi il percorso tracciato ieri, più difficile è immaginare l’approdo finale. Quel che è certo, per ora, è che la bussola sarà la Costituzione e la prima tappa è già fissata: appuntamento il 12 ottobre a Roma per una manifestazione. Per adesso c’è un documento, “La via maestra”, che nel frattempo verrà dibattuto in varie città mentre si apre la discussione in Parlamento sulle riforme costituzionali. Un disegno di legge che preoccupa i 5 firmatari del manifesto,
convinti che la Carta vada «applicata e non modificata». E pazienza se si passa per «conservatori», come ieri Enrico Letta ha definito quelli che non vogliono mettere mano al bicameralismo o al numero di deputati e senatori.
"

Landini avverte: «Non siamo più disponibili a firmare accordi che chiudano le fabbriche. Metteremo in campo gesti di difesa totale dei posti di lavoro. Se necessario, anche con l’occupazione delle fabbriche».
Intanto, godetevi l'intervento di Landini a Ballarò:



Io voglio provarci. Il 12 Ottobre sarò a Roma, a manifestare. Sono rimaste poche persone veramente rispettabili e Rodotà è una di queste. Voglio fidarmi. So già che su questo carro potrebbero saltare in molti*. Allora voglio provare a fare la mia parte, a dare il mio contributo. O almeno, voglio vedere e cogliere cosa succede.

* "Presenti in platea Ferrero (segretario di Rifondazione), Ingroia (Azione Civile), gli ex portavoce del Genoa Social Forum Agnoletto e Casarini, Nichi Vendola (SEL, che non interviene), Corradino Mineo e Vincenzo Vita (PD)."

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