giovedì 6 marzo 2014

Persi in un bicchier d'acqua

Dopo la presentazione dei candidati della lista Tsipras sono tornato alla solita depressione pre-elezioni.

Inizialmente avevo accettato la "fretta" che aveva portato a scegliere un metodo di selezione delle candidature piuttosto strano e sicuramente non dal basso: la presenza di un comitato di promotori-garanti (e che garanti!) mi aveva messo di ottimismo, pronto a votare, dopo anni di non voto, alle elezioni più importanti per il nostro paese, cioè quelle europee.



Avevo un po' storto il naso leggendo il primo dei punti (su questa pagina, paragrafo 7) da rispettare per la scelta dei candidati: un candidato "noto", con alte probabilità di essere votato.
Messo a corredo con un altro punto, quello per cui non potevano presentarsi persone che avevano avuto incarichi politici di un certo livello negli ultimi anni, questo ci garantiva l'assenza di politici che volevano riciclarsi e lasciava spazio a personaggi, anche con una certa esperienza politica, più vicini al territorio.
Chiedevo in giro: chi può essere un personaggio "noto"? Un attore o un calciatore? (già pensavo a Mastandrea, tra i firmatari dell'appello).


Basito, stupito negativamente, dalla notizia che gli stessi promotori-garanti si presentavano come candidati e dal valzer delle candidature dei personaggi noti (come fa una Lista che si dice NoTav a farsi un problema dei trascorsi burrascosi di Casarini?).
Prima di tutto: perché pubblicare una lettera in cui si dice tutto e il contrario di tutto. In cui si dice che non si vogliono creare specchietti per le allodole (leggi elettori), ma che si crede che questo progetto sia valido e che si vuole dare un contributo, attirando voti e quindi ritirandosi, cedendo il posto agli altri?
Che si dica chiaramente: per vincere, è necessario presentare nomi "forti", la strategia è questa e lo facciamo a fin di bene. Quanti inutili giri di parole.
Poi, come qualcuno mi suggeriva ieri, dove finisce il voto di preferenza?
Tra le altre cose, nei progetti politici della lista c'è (c'era) la volontà di far rispettare la volontà degli elettori...

E poi ancora: chi deve (doveva) porsi come garante dei principi ispiratori della Lista e che doveva controllare la validità di certe candidature, oggi si candida...cioè, il controllore e il controllato sono la stessa persona!


In questi giorni, la depressione e l'ansia sono aumentati: cosa staranno facendo i comitati locali?
Anche in una città come Roma, sono pochi. Pochi "output" dell'attività fatta, difficile partecipare per una persona normale: incontri alle 17.30 o alle 19.30, cioè orari in cui un lavoratore normale, un uomo o una donna con famiglia non possono permettersi.
Come dicevo giorni fa, è una storia e soprattutto è una strategia seguita da altri partiti: sono gli orari che hanno ristretto la base e gli attivisti a certe classi sociali nel PDS-DS-PD, in cui le sezioni sono diventati circoli per insegnanti e pensionati, o che hanno creato la massa per CasaPau...a quell'ora, partecipano giusto disoccupati e studenti (medi).

La lista verrà presentata il 5 Marzo...dove? Cerco sul sito...niente!
Che nessuno mi dica che è il solito difetto di comunicazione della sinistra!
Quando certe informazioni non sono presenti, la differenza tra difetto di comunicazione e volontà di non comunicare, la differenza tra errore e tradimento, si annulla!


Infine, leggo i nomi. Un mare di professori universitari, storici, urbanisti. Chi conosce tutti questi professori? Tra i 50 firmatari, ci saranno tutti colleghi e qualche studente, immagino.
Quale rappresentanza della società reale? Ci sono anche persone che hanno combattuto in prima linea per i beni comuni, per l'acqua pubblica, contro la Tav...appunto, una-due gocce d'acqua in mezzo a quei nomi.

Oggi Rodotà mi restituisce una delle poche certezze che mi sono rimaste (quarta, dopo tasse, morte e ritardi dei treni), cioè la sua lucidità unita alle sue capacità di analisi e sintesi.
E mi risponde:

"E’ possibile un processo, tutt’altro che breve e semplice, che abbia come primo obiettivo quello di liberare il PD dal legame pericoloso con il Nuovo Centrodestra, e, in prospettiva, consenta di lavorare attorno ad una ipotesi di sinistra nuova e non velleitaria? Di questo si dovrebbe tener conto”.
Una prospettiva di lavoro non semplice, che secondo Rodotà rischia di essere pregiudicata dalla lista Tsipras"
Ma gli chiedo: e il sostegno dato finora alla Lista Tsipras, che fine fa?

AGGIORNAMENTO-1 (7 Luglio 2014): i membri del comitato dei Garanti avevano dichiarato che si sarebbero candidati solo per "tirare" i voti alla Lista (dopo l'abbandono o forse meglio l'estromissione di Camilleri e D'Arcais), ma poi lasceranno il posto a quelli che vengono dopo (e il rispetto del voto degli elettori, tra i primi punti del loro programma?). Dopo le elezioni, la Spinelli ha dichiarato che "accetta l'elezione al Parlamento Europeo" (fa troppo brutto dire che "non lascerà il posto"), perché glielo ha chiesto la base!

AGGIORNAMENTO-2 (12 Maggio 2015): la Spinelli lascia la Lista Tsipras ma non il posto da europarlamentare. Rimarrà nel gruppo Sinistra Europea - NGL.

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