lunedì 19 maggio 2014

Tutto il mondo è paese - Vigo

Pubblicato il 19 Maggio 2014 - UPDATE del 15 Dicembre 2014

Dopo aver parlato di economia e questioni sociali in Germania e in Polonia, rispettivamente locomotiva e paese emergente nel panorama europeo, andiamo a Vigo, in Spagna: un pigs (i paesi dell'Europa meridionale più colpiti dalla crisi economica mondiale), rispetto ad altri paesi dello stesso gruppo, non sembra risentire di rigurgiti estremisti e xenofobi (vedi Alba Dorata in Grecia) ma è colpita dalle leggi conservatrici del governo.
Oggi incontriamo Maite: originaria di Madrid, professoressa di musica di Vigo, un figlio, ci parlerà della vita in Spagna al tempo della crisi e dei movimenti di lotta all'austerity.

(clicca sull'immagine, la notte a Vigo è stupenda!)

Ciao Maite, partiamo proprio dalla situazione politica: il Partito Popolare al potere si sta facendo notare per la sua politica di forte stampo conservatore, una sorta di controriforma alle leggi di Zapatero. Penso soprattutto alla proposta di legge sull'aborto. Le manifestazioni, contro queste politiche e contro la crisi, sono all'ordine del giorno. Nonostante questo, la sinistra non riesce a guadagnare consensi e sembra aver perso il suo appeal. Come è possibile?
Volendo spiegare la situazione in poche parole, possiamo dire che l'elettorato di sinistra non vota perché pensa che la crisi sia stata gestita male dai socialisti, mentre l'elettorato di destra è poco informato e poco critico. L'elettore di destra medio è quello che dice "sono tutti uguali" ma è pronto a votare a destra.

Però non ci sono solo due partiti...ad esempio sentiamo parlare spesso del Partito Basco.
Certo, non ci sono solo questi due partiti e bisogna considerare altri fattori. Ad esempio il fatto che la nostra legge elettorale dà un premio la maggioranza, cosa per me positiva, e che la circoscrizione di base è la provincia. In questo modo certi piccoli partiti, molto rappresentativi a livello locale, superano la soglia di sbarramento e riescono a far eleggere dei rappresentanti in Parlamento.
Penso soprattutto ai partiti nazionalisti, ad esempio il PNU, cioè il Partito Nazionalista Basco.
Un mito da sfatare è proprio quello del Partito Nazionalista Basco: la cultura popolare è stata molto influenzata da questa idea che i partiti nazionalisti locali siano buoni in quanto erano illegali sotto la dittatura di Franco, come accadeva per i partiti di sinistra. ma si tratta di partiti nazionalisti molto conservatori e reazionari!
Sono presenti inoltre un partito di destra, il cui leader è una persona che anni fa fu sequestrata dall'ETA, e un partito di sinistra, l'UPYD, formato da intellettuali, ad esempio Fernando Xavater (qui una biografia lunga, qui una più breve) e politici fuoriusciti dal PS.

(Fernando Xavater)

Quindi, il Partito Socialista non riesce ad attrarre i vecchi elettori...e i Popolari? Come possono avere tutto questo potere? E perché c'è questa offensiva conservatrice?
Con le ultime elezioni, Rajoy ha ottenuto la maggioranza assoluta in Parlamento. E poi cavalca la crisi con la solita scusa, il classico "È necessario". Ha cominciato a toccare temi che non c'entrano niente con lavoro ed economia...dalle pensioni all'aborto, passando per l'insegnamento!

(Mariano Rajoy)


Di certo il contributo della chiesa cattolica al potere di Rajoy è significativo: la chiesa influenza sia le decisioni del Parlamento che le coscienze degli elettori, questa nuova offensiva ha permesso a Rajoy di fare ciò che Aznar non aveva osato proporre. Fra molti prelati, si è particolarmente distinto per i suoi anatemi Rouco Varela, un  cardinale che è stato fino al mese scorso presidente della Conferenza Episcopale Spagnola (qui il Wikipedia spagnolo, qui una selezione di articoli in spagnolo), un neo-catecumenale che non ha perso nessuna occasione per dar contro l'aborto e le unioni gay, arrivando a definire l'embrione come un bene giuridico.

Parliamo un po' di questi temi. Cominciamo con scuola e pensioni.
Il taglio degli stipendi agli insegnanti è stato accompagnato dall'aumento degli orari di lavoro. Inoltre non sono previste nuove assunzioni volte a sostituire chi è andato in pensione e quindi il corpo insegnante invecchia.
Sulle pensioni il discorso non è tanto diverso: i popolari traggono molti voti dalla fascia sociale dei pensionati ed è stata tagliata l'indicizzazione. È una mossa intelligente: ora che l'inflazione è bassa non ci si accorge del significato di questa decisione.

E poi, l'aborto...
Si tratta, per ora, di una proposta di legge di Ruiz Gallardon, ministro della giustizia, molto discussa anche all'interno del PPE.

(Alberto Ruiz Gallardon)

È interessante capire il trucco: nella proposta di legge è previsto che ad andare in galera siano medici, infermieri e responsabili degli ospedali...la società non accetterebbe mai una legge che mandi in carcere una donna.
L'iter per abortire sarebbe più complicato: attualmente [con la legge del 2010 approvata durante l'ultimo governo Zapatero] una donna non deve giustificare le motivazioni per cui intende abortire, con la nuova legge non sarebbe ammesso nemmeno l'aborto terapeutico e sarebbe necessario un certificato che attesti la possibilità di instabilità psicologiche. A questo punto, pensa alla stessa donna che decide di divorziare: la presenza di questo certificato sarebbe una macchia nel passato di quella donna...pensa come si ridurrebbero le possibilità di poter ottenere l'affidamento dei propri figli!

(manifestazione a Madrid contro la nuova legge sull'aborto)

E Gallardon difende questa proposta dicendo che si tratta di una legge progressista!
E ormai consuetudine fare una battuta: "Una volta consideravamo il Portogallo un paese arretrato, finirà che andremo ad abortire in Portogallo" (risata).

Parliamo della crisi economica. In Italia sentiamo dire da un po' di tempo che la Spagna è uscita dalla crisi. È vero?
Non è vero che la Spagna è uscita dalla crisi. La disoccupazione è al 25%, il 40% tra i giovani.
Una regione molto colpita è l'Andalusia. In Galizia, dove vivo, possiamo dire di essere nella "media", ma stiamo relativamente bene perché si tratta di una regione rurale, che da sempre vede i suoi giovani emigrare per cercare lavoro...con queste condizioni, ci vuole poco ad avere una bassa disoccupazione giovanile!
Ma io vedo ogni giorno le difficoltà delle persone che mi circondano: quando vedi che i bambini non portano quaderni o altro materiale, sai che il motivo è economico, perché la famiglia non se lo può permettere.

Mi chiedo quanto i governi siano stati incapaci nel gestire la crisi e quanto siano stati conniventi con le forze economiche che hanno avuto da guadagnare con la crisi. E quale sia stato il contributo di alcuni movimenti come il 15M?
Per rispondere, partiamo da alcuni dati di fatto che si spiegano da soli.
Molti comuni l'ingresso dei soldi era la tassa sul suolo. Quello che abbiamo visto è un caso di corruzione vasta e generalizzata: Aznar ha liberato molto di quel suolo, rendendolo edificabile.
Dall'altra parte, le banche hanno dato soldi troppo facilmente. Poiché la legge ipotecaria spagnola dice che la garanzia per un mutuo non è la casa che stai pagando, cosa accade? Succede che la banca ti prende la casa se non puoi pagare il mutuo e ti chiede la differenza con il prezzo di vendita. In molti casi i giovani hanno dato come garanzia la casa dei genitori...e le banche si sono prese anche queste case!
E il governo Zapatero doveva fermare la crisi: l'ha vista arrivare e non l'ha fermata.

Ora si parla di riformare la legge ipotecaria, sembra che non rispetti la legge europea.
Su questo punto ha molto contribuito la Plataforma de Afectado por la Hipoteca. Ha saputo comunicare molto bene, andando oltre i confini spagnoli [ad esempio, il video su youtube].

(il video della PAH che spiega la bolla del mattone in Spagna)

Nel movimento 15M sono confluiti molti movimenti che hanno dato prova di forza e organizzazione durante quei giorni, ma ha proseguito a lavorare con le sue molte forme, come la Plataforma che citavo prima.

Quindi, il governo Zapatero e la sinistra in generale hanno pagato l'incapacità di saper fronteggiare le crisi?
Il secondo governo Zapatero è stato punito per quello che non ha saputo fare, soprattutto la bolla immobiliare e la debolezza con la chiesa. Su quest'ultimo punto, nonostante durante il primo mandato si fosse dimostrato molto un duro, Zapatero ha perso molto. Ci siamo ritrovati con la stessa situazione dell'Italia, con i professori di religione equiparati agli altri professori e con troppi favoritismi per quanto riguarda la tassazione degli immobili della chiesa.
Ora il PS dice che dopo le prossime elezioni, in caso di vittoria, rivedrà il concordato. Il segretario attuale, Alfredo Pepe Rubalcaba, è uno della vecchia guardia. Ma prima delle elezioni faranno comunque le primarie.

Passiamo ad un altro punto critico: l'escalation di leggi repressive e le violenze delle forze dell'ordine. Cosa mi puoi dire su queste cose, cosa sta accadendo?
Intanto il governo prosegue a varare leggi repressive, alcune delle quali sono già state giudicate anticostituzionali. La più famosa è la Ley de Seguridad Ciudadana. Con questa legge il Ministero dell'Interno ha lavorato in modo da trasformare alcuni reati da penali ad amministrativi: in questo modo una persona può essere detenuta senza possibilità di avere avvocati e senza portarlo davanti ad un giudice.
Sempre il ministero dell'Interno ha creato questo sistema degli aiuti di polizia: praticamente le guardie dei supermercati possono arrestarti.
Tutto questo accade in un paese in cui le forze dell'ordine commettono sempre più spesso atti repressivi ingiustificati.

(Nils Muiznieks)

[In un recente rapporto, Nils Muiznieks, Commissario Europeo per i Diritti Umani, che ha pubblicamente denunciato l'uso della forza e di forme di tortura da parte della polizia spagnola nella repressione della protesta di popolo, denunciando anche l'omertà che coprirebbe tali soprusi impedendo di fatto l'identificazione e la punizione dei colpevoli. Lo stesso Muiznieks ha denunciato le violenze della polizia contro alcuni giornalisti e fotografi, durante le manifestazioni, così come le leggi repressive contro la libertà di espressione che renderebbero perseguibili le persone per il contenuto degli sms o tweet inviati.
Nei commenti delle autorità spagnole alle denunce di Muizneks, questa la risposta specifica per quest'ultimo fatto: "[]the criminalisation of the dissemination of messages inciting disturbance of public order in no way means the bill is against political diversity; the aim of this measure is the free expression of the different points of view in a peaceful atmosphere"]

UPDATE del 15 Dicembre 2014: approvata la ley murdaza:
"...30 mila euro di multa per detenzione e consumo in un paese dove, fino ad oggi e come molti ben sapranno, la legislazione consentiva la coltivazione domestica ed era piuttosto tollerante con il consumo. 30 mila euro anche per il diritto di cronaca e qui arriviamo al punto più controverso, tra punti già sufficientemente controversi: la ley mordaza vieta, sostanzialmente, di fotografare gli agenti di polizia durante cortei e sit-in senza distinguere tra scatti professionali ed immagini catturate con il cellulare."

Privatizzare le forze dell'ordine...ma non è l'unico obiettivo delle privatizzazioni, ad esempio so che ci sono dei progetti per la sanità.
Dopo il mattone, adesso è la sanità il posto in cui fare soldi!
Per la sanità stanno facendo dei test, cercando di privatizzarla provincia per provincia, sperando non si sia troppa eco a livello nazionale.
Hanno provato a farlo a Madrid: non avevamo mai visto medici, infermieri, malati e personale di servizio andare così d'accordo! Hanno scioperato per mesi, senza prendere lo stipendio, e ci hanno salvato: Madrid era il banco di prova per questo governo.

(manifestazione contro la privatizzazione della sanità)

In realtà la prima prova era stata fatta a Valencia, che è il "regno" dei Popolari: il "modello Alzira" [dal nome della città in cui furono fatti i primi test di privatizzazione] ha fallito nel 1999, sia per quanto riguarda l'offerta delle prestazioni alle persone, sia per quanto riguarda il mondo di corruzione che si è creato. E loro vogliono replicarlo su vasta scala.

In generale vediamo in tutta europea un aumento dei casi di xenofobia con livelli cresciuti esponenzialmente nei paesi maggiormente in crisi: Cosa accade in Spagna?
Rispetto ad altri paesi, non c'è un partito che propone riforme xenofobe e non ci sono eventi violenti quotidiani. Certamente è aumentata la mentalità "contro".
La Spagna, in questo senso, è un esempio a cui molti paesi europei guardano con interesse, in particolare per l'integrazione dei gitani che è una realtà da ormai 30 anni. E in particolare questo lo vediamo a scuola.
Prima di tutto, le persone di origine gitana non vivono in accampamenti ma in appartamenti: questo è avvenuto grazie all'utilizzo dei Fondi Europei per lo Sviluppo. Non è stato facile ed immediato, i casi di furti all'interno di questi appartamenti e dei palazzi ci sono stati, ma è un fenomeno ormai scomparso. Inoltre si è capito che non era possibile, rispetto ad altre persone, dividere i gruppi: tenendoli vicini, nello stesso quartiere e nello stesso palazzo, è stato più facile creare un'atmosfera migliore per tutti.
Inoltre, altro punto fondamentale, è l'integrazione nel sistema sanitario: il fatto che ormai tutti i nomadi abbiano e utilizzino la carta sanitaria per accedere alle prestazioni ambulatoriali è un altro esempio del successo di queste politiche.
Un occhio di riguardo e, soprattutto, delle politiche mirate, sono stati dedicati alle donne gitane, in modo da aiutarle ad essere più indipendenti e meno soggette ai vincoli familiari.
[ Dati utili a capire il livello di integrazione si possono trovare qui. I dati sono tratti da un famoso articolo del New York Times. Leggiamo in particolare: "La pietra miliare di questo approccio si basa sulla natura universale e globale delle prestazioni sociali. In alcuni ambiti, come l’accesso ad un alloggio, il sistema ha beneficiato le famiglie rom, non per la loro condizione di gitani bensì perché cittadini con maggiori difficoltà."]

È interessante questo accenno alla condizione femminile. Più in generale, qual è la condizione delle donne in Spagna?
Si lavora molto, soprattutto nell'educazione, per aiutare le donne in generale. E, in particolare, per sostenere la lotta contro la violenza sulle donne.
Sicuramente sono aumentati i casi di denuncia perché le donne sentono che c'è un maggiore sostegno.Direi che un punto fondamentale è stata la campagna che è stata fatta durante il primo governo Zapatero, negli ospedali, dove oggi i medici hanno l'obbligo di fare denuncia nel caso riscontrino casi di violenza, e nella polizia, che una volta era molto più maschilista.

Hai accennato più volte alla scuola. Tu che vivi direttamente il mondo dell'istruzione, cosa mi puoi dire? Anche qui ci sono dei pericoli di riforme che possono peggiorare la situazione?
Il sistema spagnolo prevede un percorso di 6 + 4 anni obbligatorio, seguito da 2 anni di liceo o istituto professionale che, in quest'ultimo caso, possono diventare 3 anni se si desidera una forte specializzazione.
C'è la possibilità di un percorso didattico alternativo, che si può cominciare a 15 anni: questo percorso prevede 2 giorni di lezioni e 3 giorni di laboratori. Con la riforma si rischia di perdere questa possibilità.
Inoltre ci sono i problemi di cui ti parlavo all'inizio, che hanno già colpito gli insegnanti.

Cosa pensano oggi gli spagnoli dell'Europa? Siete "europeisti"?
Adesso siamo ancora molto europeisti, ma contro la Merkel (risata). Di certo sono lontani i tempi in cui facevamo la fila per cambiare, prima degli altri, i pesetas in euro.
Quello che accade è che siamo più informati e critici, per questo non siamo "contro" l'Europa ma per una nuova Europa.

Nessun commento:

Posta un commento