lunedì 22 settembre 2014

Il 2014 italiano e il 1984 di Orwell

Il panorama politico italiano è diventato la trasposizione nel reale del "1984" di Orwell: ogni partito come i "super-stati", ogni partito come "il" Partito (il SocIng), narra la "sua" verità con la sua neo-lingua. E ha addirittura la sua versione della storia e del passato.



Gli esempi delle differenti versioni della stessa realtà sono eclatanti in questi ultimi giorni:
- il Berlusconi che si dice martire e statista, baluardo della libertà contro i comunisti e le toghe rosse, benedice Renzi sulle nuove proposte di legge e lo dichiara "bandiera che rappresenta l'Italia e sventola nel mondo";
- il Renzi del jobs act e dei 1000 giorni parla di "precarietà" e "svolta" come se le due parole fossero sinonimi. Ed è l'unico nell'azienda paterna a non essere precario e avere la pensione garantita;
- il Grillo dello psiconano, onesto e rivoluzionario, duro e puro contro la partecipazione in tv. Con il suo partito-azienda appiattito sul parlamentarismo peggiore e sui format berlusconiani de "Le Iene" e "Striscia la notizia", con una dichiarazione dei redditi che passa da 0 a 300mila euro in un anno, una marcia su Roma annunciata più volte senza successo e la capacità di cancellare, dopo le elezioni europee, tutto quello che era stato dichiarato in precedenza. E di inventare il passato...(celebri le false frasi attribuite a Pertini e Berlinguer).

Le posizioni cambiano ogni giorno come se sfogliassero un volume illustrato del Kamasutra: un giorno da soli e un giorno con quel partito, un giorno puri per il bene degli elettori e l'altro promiscui per...garantire, agli stessi elettori, un futuro.

Su Internet è così facile creare delle realtà e cancellare la memoria dei fatti indesiderati e sostituirli con quelli che il "tuo" Partito vuole che si ricordino.
Ed è noto come sui media mainstream sia facile far passare come resoconto dei fatti o, mal che vada, una delle versioni dei fatti, quella che è una versione artefatta della realtà.

Ma anche i media classici e i tanti siti Internet che si dichiarano indipendenti non sono altro che l'eco di questo o quel partito o movimento: tutta la storia della libertà di Internet, della Rete che smaschera sempre le falsità, crolla come un castello di carte. Le teorie sulla società liquida non reggono, tutti cerchiamo la nostra nicchia ecologica, i nostri link e la nostra rete si basano su questo o quell'interesse comune.
Le persone attendono, come spettatori, come consumatori di notizie fatte a loro forma: chi conosce lo stomaco degli elettori sa quale piatto gli è più gradito e se farlo servire da un cameriere, a buffet o dallo chef in persona.
E in un'epoca in cui non c'è pasto che non venga fotografato e postato su facebook prima di essere mangiato, così le persone si trasformano in prosumer, cioè produttori-consumatori, e la verità prodotta e impacchettata si trasmette ancora più velocemente.

"Così, per esempio, se si ribaltano i fronti e l'Eurasia diventa improvvisamente alleata dopo esservi stati in guerra fino a un momento prima, nessuno deve rilevarne la contraddizione e portare memoria della precedente ostilità, per cui diverrà vero che l'Eurasia è sempre stata alleata dell'Oceania e che non vi è mai stata inimicizia tra i due stati" (fonte: Wikipedia)