martedì 14 giugno 2016

Anniversari, corse e traguardi

Comunque ieri [il 25 Maggio, questo post era stato scritto originalmente il 26 Maggio] festeggiavo 10 anni della mia laurea.

Cioè, non è che ho fatto una festa. E a dirla tutta non ho nemmeno ripensato, come capita spesso in certi anniversari, a quella giornata, alle sensazioni e agli eventi vissuti in quelle ore.
E nemmeno ai giorni e mesi precedenti e alla fatica che mi hanno portato a quel traguardo.
Ho solo pensato a dove ero e a dove sono.
Sarà che ho vissuto le ultime settimane ad un ritmo frenetico e che se devo pensare a qualcosa, in questo momento, o penso al futuro oppure penso ad altri eventi del passato, pure felici, che non siano questi "traguardi", come li chiamiamo spesso. Come se la vita fosse una semplice corsa, per quanto lunga, con degli obiettivi.
Però. Un pensiero nel retrocranio torna a farsi vivo, a pungere, e posso dire che ce l'avevo in quel giorno, in quei giorni, di 10 anni fa. Tornava spesso a farmi visita, nei momenti in cui pensavo a come avrei voluto il futuro o a cosa stavo vivendo in quel momento e, nell'uno o nell'altro caso, mi chiedevo come avrei ricordato quei giorni.
Quel pensiero, più o meno fa così.


PS: grazie Calvin&Hobbes, vi ho riscoperto recentemente, dopo qualche lettura casuale da bambino. All'epoca, intravedevo in quei disegni qualcosa di adulto, che forse solo Charles Schultz o le strisce di Doonesbury sanno trasmettermi, e allora mi apparivate un po' sospetti.

martedì 15 marzo 2016

Italia, land of guappo

Una candidata sindaco a Milano, la Bedori, "valutata" per essere brutta e obesa.



Un'altra a Roma, la Raggi, che gioca la carta "tailleur e sensualità".

Infine, una Meloni a cui si consiglia di rimanere a casa perché non si può fare contemporaneamente la mamma ed il sindaco. Una Meloni, ricordiamocelo, "sana portatrice" dei valori del Family Day a cui ha partecipato..."quei" valori, non altri! Gli stessi valori per cui certi attacchi alle sue colleghe erano vagamente sessisti.


Uno spot per il referendum che dice "Trivella tua sorella" con tanto di immagine esplicativa.


E forse questo è il momento in cui si è parlato di più di questo referendum. Una strategia? Magari come quella usata dalla Bacchiddu per la Lista Tsipras?


Perché meravigliarsi? Dietro certe donne ci sono certi "grandi uomini".

Berlusconi e Bertolaso giocano in casa, col loro essere mascoli, e consigliano ad una donna di rimanere a casa ad allattare.
M5S non pervenuto, perché si sa che sui temi che dividono è meglio non parlare...ma non ci scordiamo il "vecchia puttana" di Grillo alla Montalcini o i post/sondaggi sulla Boldrini.



Renzi (non dimentichiamo lo "stile Ladylike" osannato dalla Moretti!) e Salvini non possono far altro che correre in soccorso della Meloni e compattare (raccattare) voti e benpensanti.

giovedì 21 gennaio 2016

Sarri-Mancini, il peggio doveva ancora venire

Leggendo della "lite" Sarri-Mancini, il mio primo pensiero è stato che tanto per strada quanto sui social network, invece di condannare quelle parole, si sarebbero formate delle fazioni sulla base della simpatia provata per l'uno o per l'altro, o semplicemente per la squadra che si tifa/si schifa.

È andata peggio. Molto peggio.

Passati i "flame" di chi vuole ridimensionare l'accaduto perché "sono cose che accadono durante una partita" e di chi ha letto nelle polemiche un attacco alla città di Napoli, adesso siamo passati alla lettura in chiave antropologica-politica: il borghese radical-chic Mancini [1] contro il compagno omo-della-strada Sarri [2].

...sono un ragazzo fortunato / perché m'hanno regalato un sogno...

Non parlo semplicemente di omofobia - che c'è, esiste, si acuisce man mano che si intravede la possibilità di certe aperture e riforme anche nel nostro paese - ma, più semplicemente, di una lettura che nasconde una visione gretta e meschina della vita e delle questioni di genere.
Come scrive Alessandro Bezzi in questo articolo di zonacesarini.net
"Questo è il punto di partenza di ogni analisi: nessuna giustificazione all’omofobia. 
Il rischio è proprio questo: che il vero problema non si affronti mai, e che l’Italia continui ad essere segretamente zotica come Sarri, ma pubblicamente furbetta come Mancini. 
Gli allenatori che insegnano ai nostri ragazzi hanno una responsabilità enorme: sono gli educatori dei cittadini di domani."
È la stessa cosa che accade in un film di Zalone, con la canzoncina sui "gay malati che non avranno gli assorbenti ma hanno le ali": Zalone esaspera un comportamento idiota e denigrabile, di un personaggio piccolo piccolo di cui si può ridere, nonostante sia circondato da personaggi peggiori e maggiormente denigrabili [3].

E c'è chi invece rivede i propri pensieri e comportamenti e ci legge una giustificazione o una "normalità".

1: sia chiaro, Mancini non mi è stato mai simpatico. È semplicemente una questione di gusti personali, magari condivisa con tantissimi, pure tifosi dell'Inter. E non è certo un esempio di purezza e coerenza.
2: ricordiamo questo precedente di Sarri sullo stesso tema e la sua amnesia post partita.
3: sia chiaro, Zalone non è questo grande esempio di personaggio che supporta certe cause politiche né quel "politico" di cui tanti parlano oggi, ma siamo pure sempre in un paese che ha bisogno di eroi.